Da tanto tempo Bali è una delle destinazioni più gettonate dai turisti italiani. Comprenderne i motivi non è certo difficile, considerato che questa meravigliosa isola può regalare a tutti i visitatori spiagge tropicali, mari cristallini, cibo delizioso, tanti locali di tendenza e molto, molto altro ancora.
Ma che cosa vedere a Bali? Ci sono delle attrazioni che meritano di essere inserite ad ogni costo nel proprio personale tour in questa straordinaria isola indonesiana?
Quando andare a Bali?
Bali ha un clima tipicamente tropicale, con una stagione umida che si alterna a una stagione secca. La prima, la stagione delle piogge, dura da ottobre ad aprile. Pertanto, il miglior momento per andare a Bali è quello tra aprile e settembre.
La temperatura non subisce invece particolari cambiamenti nel corso dell’anno, risultando sempre tra i 23 e i 30 gradi. Si tenga però conto che durante la stagione delle piogge si tende ad accumulare molta umidità.
Insomma, Bali è una località visitabile con pieno comfort tutto l’anno, pur tenendo conto che nella stagione delle piogge si potrebbe andare incontro a qualche rovescio in più.
Cosa vedere a Bali
Come nostra abitudine, cerchiamo di realizzare una breve panoramica iniziale a beneficio di chi ha meno tempo, rimandando poi ai successivi paragrafi un maggiore approfondimento sulle principali attrazioni di questa isola.
Così facendo, non possiamo non soffermarci subito sui bellissimi templi che Bali può regalare. Bali è un territorio a prevalenza buddista, con un numero di templi talmente alto che è praticamente impossibile visitarli tutti. Meglio pertanto concentrare la propria attenzione sui più noti, come quello di Tanah Lot, che è situato su una piccola rocca della costa orientale: non visitabile, si può comunque rimanere estasiati dalla sua posizione.
Molto famoso è poi il complesso di Ulun Danu Bratan, situato a ovest del lato di Bratan, al centro di Bali: si tratta in realtà di un gruppo di templi circondati dall’acqua, che danno l’impressione di galleggiare sullo specchio del lago. Qui il flusso di turisti è sempre particolarmente vivace e, rispetto ad altri templi, si potrebbe correre il rischio di perdere di un po’ di genuinità. Chi invece vuole qualcosa di più selvaggio può andare nel tempio di Pura Goa Lawah, conosciuto anche come grotta dei pipistrelli, dagli animali che popolano l’area intorno al tempio.
Oltre ai templi, meritano una visita anche i vulcani di Bali, vera e propria attrazione naturalistica. Se avete tempo e fiato, potete salire sui vulcani Gunung Agung e Gunung Batur: le escursioni sono un po’ impegnative ma, una volta arrivati in cima, comprenderete che ogni fatica è stata ampiamente ripagata. Naturalmente, in questo caso il nostro consiglio è quello di ricorrere a una delle tante guide che sono disponibili ad accompagnarvi lungo tutto il percorso.
A proposito di attrazioni naturalistiche, non possiamo non citare le risaie di Bali, un paesaggio tipico di questa area dell’Indonesia. I campi di riso più fotografati sono quelli che sorgono nei dintorni di Jatiluwih, Tirta Gangga e Selat. E che dire delle cascate? In questo vero e proprio paradiso terrestre non potevano certamente mancare queste meraviglie naturali: considerata la loro abbondanza, può essere utile visitare quelle principali, come quelle di Sekumpul, ma se volete abbracciare una sfida ancora maggiore, potete puntare la bussola su quelle di NungNung.
Concludiamo infine con un rapido richiamo alle spiagge, una delle principali ragioni per cui i visitatori amano recarsi qui. Le spiagge tropicali circondano ogni angolo di Bali, rendendo così facile trovare un luogo in cui ristorarsi e prendere il sole. Tra i migliori lidi citiamo quello di Nyang-Nyang, raggiungibile solo scendendo una rampa di scalini piuttosto ripidi.
Dalle spiagge sarà poi possibile affittare l’attrezzatura per qualsiasi sport acquatico, a cominciare dal surf, per poi passare allo snorkeling e alle immersioni. A fine giornata, niente di meglio che assaggiare alcune delle prelibatezze locali nei tanti ristoranti che sorgono a Bali: potete trovare bancarelle di cibo che servono pasti abbondanti a buon mercato, così come ristoranti particolarmente raffinati in cui appagare la propria fame.
Risaie di Jatiluwih
Come anticipato qualche riga fa, occupiamoci ora in maggior dettaglio di alcune delle principali attrazioni di Bali, partendo dalle risaie di Jatiluwih, di sicuro uno dei luoghi di più grande interesse in questa isola.
Abbiamo già ricordato che le risaie abbondano, a Bali, e che dunque questo non sarà certamente il primo campo di riso a cui andrete incontro. Tuttavia, è questa la risaia più famosa e, come tale, anche quella maggiormente ricercata dai turisti.
Per raggiungere le risaie di Jatiluwih ci vuole più di un’ora: distano circa 35 km dalla città e, sebbene non possa sembrare una distanza insormontabile, in realtà con le strade balinesi bisognerà andare piuttosto cauti. Una volta arrivati sul sito bisognerà pagare un ticket di circa 2,50 euro: un costo che sarà ampiamente ripagato dalla bellezza spettacolare delle risaie, con la loro estesa diffusione in una vasta pianura.
Il luogo è difficilmente immaginabile: le terrazze coltivate si estendono fino all’orizzonte e, nelle giornate più umide, una fitta nebbiolina confonderà i confini, rendendo il tutto ancora più incantevole.
Uluwatu
In questa breve lista di attrazioni da vedere non può mancare nemmeno Uluwatu, la zona meridionale della penisola di Bukit: il suo nome deriva da quello del tempio posto sulla scogliera. Qui è possibile visitare i villaggi di Pecatu e Ungasan: il primo si trova nella parte sud orientale dell’isola e ha un paesaggio collinare che rende un po’ più complesso arrivare in spiaggia; il secondo si trova proprio al centro della penisola ed è ricchissimo di vegetazione.
Al di là di ciò, Uluwatu è una meta davvero imperdibile per le sue tante caratteristiche naturali. In primo luogo, è una sorta di destinazione ideale per i surfisti, con le enormi onde che spesso fanno anche da scenario per le competizioni che qui vengono organizzate più volte l’anno. Ci sono comunque delle spiagge più riparate dove potersi dedicare al relax anche senza attingere al divertimento degli sport acquatici.
La zona è complessivamente molto tranquilla e visitabile “zaino in spalla”. Per pernottare ci si può rivolgere al villaggio di Ungasan, dove non mancano i luoghi in cui poter riposare. Ma non solo. Per esempio, la zona della spiaggia di Bingin è sempre più popolare e, anno dopo anno, ha accolto molti viaggiatori interessati a soggiornare nelle sue ville private. Oppure, si può optare per la zona di Padang Padang, dove ci sono anche tanti locali alla moda, oltre che sistemazioni per tutte le tasche. Chi preferisce può andare anche nell’area di Suluban, all’estremità meridionale dell’isola.
Ulun Danu Temple
Il tempio di Ulun Danu è uno dei tempi più importanti di tutta Bali. Situato nel villaggio di Bedugui, sul lago Bratan, all’interno della caldera di un vulcano estinto, a 1.200 metri sul livello del mare, è dedicato alla dea Dewi Danu: trattandosi della divinità dell’acqua, non stupisce che il tempio sorga proprio sulla riserva d’acqua più importante della zona.
Sebbene il tempio sia visibile in qualsiasi momento del giorno, il nostro suggerimento è quello di organizzare un viaggio di buon mattino che possa evitarti le ore più affollate: inoltre, andare di prima mattina in questa destinazione ti garantirà un maggiore fascino determinato dalla presenza della tipica foschia che sale dal lago.
Se poi ne hai la possibilità, recati durante l’anniversario del tempio, celebrato due volte l’anno: in queste occasioni il tempio è addobbato a festa, donando scenari ancora più incantevoli!
Ubud Palace
Ubud Palace, il palazzo reale di Bali, è una delle maggiori attrazioni turistiche di tutta Bali. Residenza ufficiale della famiglia reale di Ubud, è un meraviglioso edificio nato agli inizi del XIX secolo, con un’architettura semplice e sobria. Un esempio classico di architettura balinese splendidamente conservata, di cui è possibile visitare i giardini circostanti e le statue del cortile esterno. È inoltre possibile prenotare una visita guidata nelle sue stanze.
Quasi tutti i giorni qui si tengono spettacoli di danza e musica per gli amanti dell’arte balinese. Il biglietto di ingresso è gratuito, mentre si pagano alcuni euro per vedere gli spettacoli serali.
Amed
Amed è un’affascinante località che si trova nella parte nord orientale di Bali. Dominata dalla presenza del vulcano di Gunung Agung, da qui si può godere di uno dei panorami più belli di tutta l’isola.
Naturalmente, non è necessario salire sulla cima del vulcano per trovare motivi validi per visitare Amed: è infatti sufficiente percorrere la sua costa per scoprire delle splendide spiagge di sabbia vulcanica, tra cui quelle più celebri di Jemeluk e Lipah.
Tra le altre curiosità più interessanti della zona ci sono poi i fondali in prossimità di Aas, dove è presente il relitto di un peschereccio giapponese. A Salang sarà invece possibile ammirare i giardini di corallo e la sua ricca fauna marina. A poca distanza c’è Tulamben, con il relitto di un cargo della marina statunitense silurato da quella giapponese nella Seconda Guerra Mondiale. Insomma, un vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni!
Le tombe di Gunung Kawi
Le tombe di Gunung Kawi sono probabilmente la principale attrazione del tempio omonimo, un tempio pubblico dedicato al dio dell’acqua e in cui sono sepolti i membri della famiglia reale.
Situato tra alcune risaie, il tempio e le sue tombe sono circondate da un paesaggio verde davvero emozionante: basterà scendere le ripide scale colme di negozi di souvenir tipici per arrivare al canale del fiume dove si trova il tempio. Nella sua parte esterna sono presenti le tombe ma, contrariamente a quanto si può pensare, i membri della famiglia reale non sono sepolti qui, bensì nelle grotte della struttura.
Tirta Empul
Tirta Empul è uno dei più importanti tempi balinesi dedicato a Vishnu. È abitudine per i locali recarsi in questo luogo di culto e purificarsi sotto le acque sacre delle piscine alimentate dalla vicina montagna.
Come tutti gli altri tempi di Bali, il Tirta Empul è molto frequentato dai fedeli e dai turisti. Visitarlo di mattina, prima delle 10, è sicuramente la scelta più consigliata per evitare la calca. Ricordiamo che anche i turisti potranno effettuare le abluzioni generalmente riservate ai fedeli, ma solamente dopo essersi fatti autorizzare dai responsabili del tempio.
Il tempio si trova nel villaggio Manukaya, nei pressi di Tampaksiring. Dista circa 50 km dall’aeroporto di Denpasar e 15 km da Ubud.
Besakih Temple
Il tempio di Besakih è il tempio indù più importante di Bali. Si trova all’interno dell’omonimo villaggio di Besakih, da cui prende il nome, alle pendici del monte Agung, sulla parte orientale dell’isola. Si tratta di una struttura affascinante, posta a 1.000 metri sul livello del mare e costituito da 23 templi, il più importante dei quali è quello di Pura Penataran Agung.
Sekumpul Waterfall
Le cascate di Sekumpul sono un’attrazione naturale molto importante di Bali: gli escursionisti non potranno certamente fare a meno di visitarla nel proprio soggiorno in questa isola, considerato che si tratta di uno spettacolo difficilmente paragonabile.
Le cascate di Sekumpul sono infatti favorite dalla presenza di due torrenti di montagna che si tuffano violentemente a valle da un’altezza di 80 metri, producendo un contesto ambientale che non teme confronti.
Peraltro, contrariamente a quanto avviene in buona parte dei similari siti che offrono tale spettacolo naturale, Sekumpul offre ben sette diverse cascate, ciascuna con un proprio flusso d’acqua. Una particolarità che rende questa destinazione una tappa imperdibile del proprio viaggio a Bali, peraltro poco frequentato rispetto ad altre località più gettonate.
Tanah Lot Temple
Concludiamo questa panoramica delle migliori attrazioni di Bali con il tempio di Tanah Lot, un tempio induista collocato in cima a una formazione rocciosa della costa sud occidentale dell’isola. Il tempio è una meta molto gettonata dai turisti, sia per il suo valore storico che per il posizionamento sul mare.
Segnaliamo che a poca distanza dal tempio di Tanah Lot sorge anche il tempio di Batu Bolong, anch’esso arroccato sul mare e collegato alla terraforma da un ponte naturale. Oggi importante sito di purificazione per i credenti, è molto frequentato dai locali durante la cerimonia del Melasti e nelle notti di luna piena, quando il potere purificativo è maggiore.