Aerofobia, la paura di volare
Convivere con la paura di volare
L’aerofobia o anche aviofobia è una condizione che rientra per l’appunto tra le fobie e che in questo caso porta l’individuo ad avere paura di volare in aereo, in modo del tutto irrazionale. Oggi l’aereo è un mezzo di trasporto decisamente sicuro e diffuso: ogni anno, nella sola Italia, milioni di persone usano questo mezzo per i propri spostamenti d’affare e di piacere.
Oggi la percentuale di persone che soffrono di questa condizione ansiosa va oltre il 50% nei paesi industrializzati per cui la prima cosa da fare è tranquillizzarsi: non siete gli unici, non siete nemmeno un’eccezione. Sappiate che difficilmente esiste una vera e propria soluzione definitiva, ci sono corsi e libri di cui poi parleremo, ma il fine di ogni approccio terapeutico è quello di farvi imparare a convivere con questa condizione ed evitare che questo piccolo problema possa in qualche condizionare le vostre scelte.
La prima cosa da capire, magari con l’aiuto di uno specialista, è se la vostra condizione rientra nell’aerofobia; perché il fatto di avere attacchi di panico in aereo non significa che sia dovuto necessariamente ad aerofobia. Alcuni soggetti sono semplicemente claustrofobici oppure temono di sentirsi male nel mezzo di un volo transoceanico; gli aviofobici invece sono principalmente concentrati sul rischio di essere vittima di un incidente aereo. Poi è naturalmente ovvio che il confine tra le varie fobie è molto sottile e speso l’una determina la nascita dell’altra.
Sintomi della paura di volare
La sintomatologia più classica può variare sensibilmente da paziente a paziente.
Tachicardia
Tremore
Paura di morire
Aumento del ritmo respiratorio
Aumento delle pressione arteriosa
Dolori al torace o all’addome
Attacchi di panico (mancanza d’aria, …)
Ci sono diverse concause che possono contribuire a far insorgere o ad aggravare il problema, le altre fobie che sono inevitabilmente “compatibili” sono l’agorafobia, ovvero la paura di stare in mezzo alla gente, la “clustrofobia”, cioè la paura di trovarsi in posti chiusi. Anche avere attacchi di panico nella routine quotidiana può indurre l’aerofobia come paura di replicare gli stessi sintomi in volo.
Ma naturalmente ci sono cause più strettamente legate col mezzo in questione, l’aereo. Quindi la paura dell’altezza, la paura delle turbolenze, degli attacchi terroristici, di un guasto al motore.
Il momento più difficile è solitamente quello del decollo, appena successivo alle ansiogene dimostrazioni di sicurezza delle hostess. Li il soggetto può iniziare a pensare che ormai è anche troppo tardi per rinunciare e questo può incutere ancora più timore.
Diversi livelli di fobia
Livello 1) Soggetto che non riesce a prendere un aereo, la sua fobia è talmente forte che in molti casi non ha mai volato.
LIvello 2) Soggetto con una fobia piuttosto importante tale da decidere di prendere l’aereo solo in caso di stretta necessità, per lavoro o per spostamenti lunghi.
Livello 3) Soggetto con una paura diffusa che resta costante durante il volo. Non lo limita nelle scelte ma non vive in modo rilassante il viaggio.
Rimedi
Naturalmente ci sono tante cose che possono essere fatte per controllare l’aerofobia. Come rimedio esclusivamente sintomatologico si può ricorrere a preparati naturali o farmaci, ma per questi è bene consultare il proprio medico curante.
Anche lo yoga può aiutare e sono stati creati appositi corsi tra cui l più celebre è quello della Lufthansa che trovate al sito paura-di-volare.it/. Oltre alle indicazioni ed ai prezzi dei vari corsi potete consultare il “barometro della paura” che vi dirà il vostro grado aerofobico.
Tra i libri possiamo consigliare “Mai più paura di volare” di Luca Evangelisti.
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Prima di sottoscrivere ricordati di leggere sempre con attenzione tutte le condizioni di polizza